Fascicolo
Concorsi Mss. 1825 e 1826 - da 122 a 130 (pezzo 445)
1825
1826
1.170 cc.
Il faldone contiene:
122. «Traduzione in terza rima / Della Chioma di Berenice / Di Callimaco / Sulla versione latina / Di Catullo / Con annotazioni / Del / Dottore Giuseppe Adorni / Professore di Poetica / Nella Ducale Universitą di Parma / 1823» di Giuseppe Adorni;
123. «L'Iliade Italiana / ovvero / Traduzione Epica dell'Iliade d'Omero / Opera / di Lorenzo Mancini Fiorentino / Volume II» di Lorenzo Mancini;
124. «Del vario stato d'Italia, e delle ragioni, che / l'hanno prodotto, dal / secolo d'Augusto fino alla / caduta dell'Impero romano in Occidente. / Discorso / Del Conte F. V. Barbacovi / Socio della Reale Accademia delle Scienze di Torino / E Membro di varie altre Accademie e Societą letterarie» di Francesco Vigilio Barbacovi:
125. «L'Armonia / Regolata dalla forza / de' suoni / Dell' / Avvocato Giuseppe Liverziani / Romano» di Giuseppe Liverziani;
126. «L'incoronazione di Sua Santitą Leone XII / Pontefice Massimo / Visione Sacra / in / quattro canti» di mano ignota;
127. «Odi Erotiche» di mano ignota;
128. «Le Odi / Di / Pindaro / Traduzione / Di / Giuseppe Borghi» di Giuseppe Borghi;
129. «Versi / di / Antonio Nuti / Vol I. e Vol. II. / Firenze / 1823.» di Antonio Nuti;
130. «Risposta / Ai Quesiti / Dell' I. e R. Accademia della Crusca / Pel concorso straordinario del 1826» di mano ignota.
Berenice
Callimaco
Catullo
Dottore Giuseppe Adorni
Giuseppe Adorni
Iliade
Omero
Lorenzo Mancini
Augusto
F. V. Barbacovi
Francesco Vigilio Barbacovi
Avvocato Giuseppe Liverziani
Giuseppe Liverziani
Leone XII
Pindaro
Giuseppe Borghi
Antonio Nuti
Il faldone consta, in totale, di 10 manoscritti, 6 rilegati in copertina rigida (il pezzo n. 129 si compone di due volumi) e 4 legati, di cui uno costituito da fascicoli separati tenuti insieme da un nastrino. Il numero complessivo delle carte ammonta a 1170 unitą cartacee. La numerazione non compare solamente nel secondo scritto, che, peraltro, manca anche della fascetta identificativa della posizione all'interno del faldone (= 123). In tutte le altre opere la numerazione č antica a penna e, tranne che per un solo caso, per pagina. La numerazione nel manoscritto n. 130 compare in alto al centro, mentre in quello n. 129 č separata per i due volumi.
Daniela Deugenio
Elisabetta Benucci