U. D. Manoscritto
46 a. La morte di Dante nella memoria de' suoi contemporanei
16 gennaio 1921
36 cc. sciolte.
Le carte contengono l'autografo della lezione detta da Pellegrini nella seduta pubblica del 16 gennaio 1921 (cfr. Verbali 16, p. 572). Dopo aver ricordato che "con una notevole edizione della Divina Commedia la Crusca dič inizio a quella sua caratteristica attivitā letteraria", Pellegrini elenca le testimonianze di Boccaccio, di Villani, di Piero Giardini e di molti altri. L'accademico conclude la lezione con una citazione tratta da Giuseppe Mazzini: "andremo tutti a Ravenna a trarre dalla terra, ove dormono le sue ossa, [...] le forze necessarie a mantenerci su quell'altezza che egli, fin dal decimoquarto secolo, additava a' suoi fratelli di patria".
Pellegrini, Flaminio
Dante
Pellegrini
Boccaccio
Villani
Piero Giardini
Giuseppe Mazzini
Le carte sono contenute in foglio di guardia moderno a quadretti. Solo il recto delle carte presenta testo scritto. La numerazione č antica, con inchiostro rosso, da 1 a 35 (la c. 8 ha il bis). Il titolo a penna in rosso, le note tipografiche a margine a lapis grigio e i segni nel testo a lapis rosso e blu sono dovuti ad una mano diversa e non identificabile.
Daniela Deugenio
Elisabetta Benucci